Homecoming
Dieci ottobre duemilaquindici, sabato.
Sarebbe potuto sembrare un sabato qualunque, ma non qui a Clinton, o almeno, non per me. Era il giorno dell'homecoming.
Il grande ballo di inizio anno che tutti hanno visto nei film e tanto sognato.
Per molti ragazzi della mia scuola era solo un altro giorno per sentirsi più grandi, con tanto di cravatta e giacca elegante.
Per molti era l'ultima homecoming in una scuola piena di ricordi ed emozioni.
Ma per me era il BALLO visto, rivisto e stravisto in molti film americani. Mi sono sempre chiesta come fosse ed eccomi ora qui a viverlo in prima persona, un sogno.
Nelle settimane antecedenti il ballo, arrivavano a scuola flotte di ragazzi muniti di fiori o cartelloni per invitare le ragazze al grande evento.
Per rendere l'esperienza americana più completa ho dovuto rifiutare qualche richiesta che mi è stata posta, soprattutto una con tanto di fiori e invito in italiano davanti a tutta la classe di biologia, mentre volevo sprofondare in una botola nel pavimento del laboratorio di scienze e un ragazzo impacciato e rosso quasi quanto i fiori che mi porgeva, mentre strimpellava una frase in italiano.
Esattamente quattro giorni prima del ballo, in un in service day, giorno in cui si entra a scuola con due ore di ritardo (e no, non si perde assolutamente nessuna lezione, si riducono solo le ore di lezione a venti minuti intensi per ciascuna) sono uscita a fare colazione con l'altra exchange student italiana, Loretta e due ragazzi che sapevamo ci avrebbero invitato all'homecoming, Carmine, un lottatore di wrestling e il suo migliore amico Matt, football player.
Un'ora e cinquemila calorie dopo quell'abbondante colazione, ci stavamo dirigendo verso i truck dei ragazzi ( enormi macchinoni americani che dovrebbero essere muniti di scale a pioli di almeno 9 ft 10 7/64 inch - 3 metri) quando, aprendoci la portiera, nello stesso istante ci hanno offerto due mazzi di rose rosse con tanto di richiesta per il ballo.
Quindi mi sono ritrovata a iniziare il grande giorno con sveglia alle 7 (dopo una nottata trascorsa a vedere una partita di football con tanto di elezione della regina del ballo e sfilata di tutti i candidati.. come nei film ahhah) per ritrovarmi a correre per due ore e mezza sotto una cappa di umidità e un sole cuocente. Tutte le ragazze di cross country erano in fibrillazione, tra un duecento e l'altro, se rimaneva ancora fiato, si discuteva ancora sul vestito da indossare o sugli ultimi preparativi, ma abbiamo finito per stramazzare tutte per terra morte a fare core (potenziamento) senza avere assolutamente fiato.
Dopo l'allenamento sarei dovuta andare a farmi le unghie con Loretta e un'amica ma, poiché tutte andavano a farsi le unghie, siamo tornate a casa per una doccia veloce e abbiamo aiutato Rich in alcuni lavori in giardino, che lui tanto ama ahha. Poi Kerry ha deciso di portare me e la mia host sister Emelia in un posto più lontano e migliore, così ci siamo fatte fare entrambe le unghie con il gel, più o meno dello stesso colore, grigio e rosso e siamo successivamente andate di fretta dal parrucchiere per l'acconciatura di Emelia. Dopo un veloce spuntino con sandwich da 'Just Subs? , il solito half italian troppo buono, siamo tornate di corsa a casa e alla bellezza delle 3.30 pm sono iniziati i preparativi. Già, qua si hanno sempre troppe cose da fare e sembra non esserci mai un attimo libero.
È stato davvero emozionante indossare finalmente il vestito che avevo comprato settimane prima, era la realizzazione di un sogno, un momento tanto atteso ed indimenticabile. Ci siamo preparate e truccate, ci siamo scambiate gioielli e provato a camminare sui trampoli che ci aspettavano.
Alle 3:50 pm è arrivata Loretta con ben 30 minuti di ritardo (tipica genovese) ed abbiamo sistemato gli ultimi dettagli, poi ci hanno raggiunte altre tre amiche s siamo uscite a fare un po' di foto in giardino.
Il piano iniziale era quello di scattare le foto a casa nostra poi io e Loretta, le uniche due con un date, saremmo andate a fare le foto con altri seniors a casa di qualcuno mentre Emelia e le sue amiche sarebbero andate a qualche miglia da casa nostra, a Round Valley. Ma i nostri date erano assurdamente in ritardo e ci siamo ritrovate in cucina a mangiare e ad aspettare. Trenta minuti dopo abbiamo deciso di andare ad ogni modo a Round Valley dopo ci hanno raggiunto altre amiche e abbiamo fatto delle foto fantastiche con uno sfondo spettacolare e la luce del sole che rendeva tutto ancora più magico e surreale. Finalmente sono arrivati anche i ragazzi, alla bellezza delle 5:45pm e dopo qualche foto ci siamo avviati verso i truck per andare all'homecoming.
Arrivati a scuola abbiamo trovato altri amici e ci siamo avvicinati all'ingresso muniti di ID e biglietto, dopodichè siamo stati tutti incolonnati per scegliere chi avrebbe fatto il test anti alcohol o droga.
Ho aspettato un'amica che era stata scelta a campione ed intanto mi sono guardata in giro.
Centinaia di ragazzi e ragazze con vestiti 'fancy', acconciature innovative e make up spettacolari, riempivano l'entrata di allegria. Tutti parlavano in modo elettrizzato, pieni di energia e si poteva captare la fibrillazione e la vivacita' di tutti, pronti a passare una magica serata a divertisi.
Appena sono entrata (dove) ho provato una forte senso di stupore e sorpresa. Mi sembrava di sognare, un'utopia.
La palestra era addobbata con un arco di palloncini che si dilungava all'ingresso e sfarzosi festoni oro e argento che pendevano dal soffitto come stalattiti in una grotta antica.
I tavoli erano disposti ai lati, con floreali centri-tavola e tovaglie lucenti. Un gruppo di studenti si era già riunito al centro della palestra a ballare mentre tutti gli altri erano intorno ai tavoli.
Appena arrivata ho salutato le persone che conoscevo, e ho visto tutte le ragazze sedersi e iniziare a togliersi le scarpe con i tacchi. Sbalordita guardo Loretta che mi guarda con lo stesso sguardo confuso dipinto sulla mia faccia. Un'amica si avvicina, a sua volta sbalordita dalle nostre facce e ci spiega che, appena si arriva al ballo, le scarpe sono solo un peso e non servono più, quindi tutte le ragazze iniziano a camminare per la palestra a piedi nudi, tra polvere sporcizia e pezzi di cibo.
La serata è stata fantastica. Cioè, noi in Italia abbiamo serate in discoteca molto più scatenate e movimentate, ma io e Loretta abbiamo ballato tutta sera insieme ad amiche e conoscenti ed è stato fantastico potersi scatenare come non mai, senza aver paura di essere giudicate perchè eravamo “la novità'' quindi eravamo totalmente libere. Abbiamo ballato, cantato, fatto foto, abbiamo persino fatto una sfida di ballo con altri due ragazzi e, come nei film, c’è stato il momento in cui tra la folla si apre un buco e qualcuno si butta in mezzo e inizia a ballare, incitato da tutti gli altri attorno. C’è stata l'incoronazione del re dell'homecoming che, accompagnato dalla regina, che è stata eletta al football game, si è presentato sul palco davanti a tutti per ricevere fiori e corona.
E' stato bello divertirsi con persone che conosciamo solo da due mesi e ci fanno apprezzate e non ci fanno sentire diverse da loro, ma speciali.
Sfortunatamente tra una canzone e l'altra, tra chiacchierate e risate, io e Loretta ci siamo dimenticate dei nostri date, che ci hanno beccato giusto prima dell'ultima slow dance, con la canzone Changes di sottofondo.
Alle 10:00pm (da noi a quell’ora si inizia!) sfortunatamente la festa è finita, per dare il tempo a tutti gli studenti che hanno la patente da meno di un anno e che devono rincasare prima delle 11:00, di poter accompagnare a casa le ragazze e rientrare.
Carmine mi ha riaccompagnata a casa e dopo averlo ringraziato per la fantastica serata ( nonostante l'abbia visto solo dieci minuti) sono entrata in casa per andare a dormire con la mia host sister da amiche.
So che tutta questa può sembrare una scenetta, o un'americanata come si usa dire da noi.
E lo è per davvero, però viverla è stata un ‘esperienza spettacolare perchè è una situazione che siamo solite vedere solo nei film ed abbiamo magari sognato e desiderato molte volte di viverla ed è stato quindi assolutamente pazzesco partecipare a questa serata, tanto attesa e invidiata e non ringrazierò mai abbastanza tutte le persone che mi hanno dato la possibilità di vivere questa incredibile serata, a partire dalla mia famiglia, la mia host family e tutti gli amici che l'hanno resa ancora piu' intensa.
Il piano iniziale era quello di scattare le foto a casa nostra poi io e Loretta, le uniche due con un date, saremmo andate a fare le foto con altri seniors a casa di qualcuno mentre Emelia e le sue amiche sarebbero andate a qualche miglia da casa nostra, a Round Valley. Ma i nostri date erano assurdamente in ritardo e ci siamo ritrovate in cucina a mangiare e ad aspettare. Trenta minuti dopo abbiamo deciso di andare ad ogni modo a Round Valley dopo ci hanno raggiunto altre amiche e abbiamo fatto delle foto fantastiche con uno sfondo spettacolare e la luce del sole che rendeva tutto ancora più magico e surreale. Finalmente sono arrivati anche i ragazzi, alla bellezza delle 5:45pm e dopo qualche foto ci siamo avviati verso i truck per andare all'homecoming.
Arrivati a scuola abbiamo trovato altri amici e ci siamo avvicinati all'ingresso muniti di ID e biglietto, dopodichè siamo stati tutti incolonnati per scegliere chi avrebbe fatto il test anti alcohol o droga.
Ho aspettato un'amica che era stata scelta a campione ed intanto mi sono guardata in giro.
Centinaia di ragazzi e ragazze con vestiti 'fancy', acconciature innovative e make up spettacolari, riempivano l'entrata di allegria. Tutti parlavano in modo elettrizzato, pieni di energia e si poteva captare la fibrillazione e la vivacita' di tutti, pronti a passare una magica serata a divertisi.
Appena sono entrata (dove) ho provato una forte senso di stupore e sorpresa. Mi sembrava di sognare, un'utopia.
La palestra era addobbata con un arco di palloncini che si dilungava all'ingresso e sfarzosi festoni oro e argento che pendevano dal soffitto come stalattiti in una grotta antica.
I tavoli erano disposti ai lati, con floreali centri-tavola e tovaglie lucenti. Un gruppo di studenti si era già riunito al centro della palestra a ballare mentre tutti gli altri erano intorno ai tavoli.
Appena arrivata ho salutato le persone che conoscevo, e ho visto tutte le ragazze sedersi e iniziare a togliersi le scarpe con i tacchi. Sbalordita guardo Loretta che mi guarda con lo stesso sguardo confuso dipinto sulla mia faccia. Un'amica si avvicina, a sua volta sbalordita dalle nostre facce e ci spiega che, appena si arriva al ballo, le scarpe sono solo un peso e non servono più, quindi tutte le ragazze iniziano a camminare per la palestra a piedi nudi, tra polvere sporcizia e pezzi di cibo.
La serata è stata fantastica. Cioè, noi in Italia abbiamo serate in discoteca molto più scatenate e movimentate, ma io e Loretta abbiamo ballato tutta sera insieme ad amiche e conoscenti ed è stato fantastico potersi scatenare come non mai, senza aver paura di essere giudicate perchè eravamo “la novità'' quindi eravamo totalmente libere. Abbiamo ballato, cantato, fatto foto, abbiamo persino fatto una sfida di ballo con altri due ragazzi e, come nei film, c’è stato il momento in cui tra la folla si apre un buco e qualcuno si butta in mezzo e inizia a ballare, incitato da tutti gli altri attorno. C’è stata l'incoronazione del re dell'homecoming che, accompagnato dalla regina, che è stata eletta al football game, si è presentato sul palco davanti a tutti per ricevere fiori e corona.
E' stato bello divertirsi con persone che conosciamo solo da due mesi e ci fanno apprezzate e non ci fanno sentire diverse da loro, ma speciali.
Sfortunatamente tra una canzone e l'altra, tra chiacchierate e risate, io e Loretta ci siamo dimenticate dei nostri date, che ci hanno beccato giusto prima dell'ultima slow dance, con la canzone Changes di sottofondo.
Alle 10:00pm (da noi a quell’ora si inizia!) sfortunatamente la festa è finita, per dare il tempo a tutti gli studenti che hanno la patente da meno di un anno e che devono rincasare prima delle 11:00, di poter accompagnare a casa le ragazze e rientrare.
Carmine mi ha riaccompagnata a casa e dopo averlo ringraziato per la fantastica serata ( nonostante l'abbia visto solo dieci minuti) sono entrata in casa per andare a dormire con la mia host sister da amiche.
So che tutta questa può sembrare una scenetta, o un'americanata come si usa dire da noi.
E lo è per davvero, però viverla è stata un ‘esperienza spettacolare perchè è una situazione che siamo solite vedere solo nei film ed abbiamo magari sognato e desiderato molte volte di viverla ed è stato quindi assolutamente pazzesco partecipare a questa serata, tanto attesa e invidiata e non ringrazierò mai abbastanza tutte le persone che mi hanno dato la possibilità di vivere questa incredibile serata, a partire dalla mia famiglia, la mia host family e tutti gli amici che l'hanno resa ancora piu' intensa.